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1. I quadranti delle ore
Misurano m. 3,50 di diametro. La notte sono illuminati dall’interno da due potenti lampade a mercurio che si accendono e si spengono automaticamente per mezzo di una cellula fotoelettrica.
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2. Dina e Clarenza
Le ore sono battute, ogni 15 minuti, da due statue di bronzo, alte 3 metri raffiguranti Dina e Clarenza, due personaggi che si ricollegano alla storia dei vespri siciliani:
L’8 agosto 1282 le truppe angioine avevano aperto una breccia nelle mura della Città, ma ne erano state ricacciate. La notte seguente, allo scopo di concedere un po’ di riposo ai guerrieri, le donne messinesi montarono di guardia sugli spalti. Ad un tratto si accorsero che il nemico ritentava l’assalto: Dina, allora, comincio’ a far rotolare pietre sugli assalitori, mentre Clarenza diede l’allarme con il suono delle campane. La Città fu salva: sul campanile le due eroine hanno il monumento più significativo. Il batter delle ore è accompagnato dal movimento di due caroselli (3 e 4) che stanno nelle due finestre più basse e che girano in senso contrario l’uno rispetto all’altro.
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3. Carosello dei giorni
E’ collocato nella finestra più bassa ed è composto da sette carri, raffiguranti ognuno un giorno della settimana, guidati da una dea pagana.
Ecco l’ordine dei carri:
Domenica: carro tirato da un cavallo e guidato da Apollo;
Lunedi: Carro tirato da un cervo e guidato da Diana;
Martedi: Carro tirato da un cavallo e guidato da Marte;
Mercoledi: Carro tirato da una pantera e guidato da Mercurio;
Giovedi: carro tirato da una chimera e guidato da Giove;
Venerdi: Carro tirato da una colomba e guidato da Venere;
Sabato: Carro tirato da una chimera e guidato da Saturno.
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4. Carosello delle età
Sopra, è il carosello delle età, formato da quattro statue di grandezza naturale raffiguranti l’infanzia (un bambino), la giovinezza (un giovane), la maturità (un guerriero), e la vecchiaia (un vecchio), che rispettivamente si portano al centro della scena al quarto, alla mezzora, ai tre quarti e all’ora.
Al centro della scena è la morte, che con il cadenzare della sua falce scandisce il suono delle ore.
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5. Il Leone
Dopo il battere delle ore 12 l’incoronato re degli animali scuote il capo e la coda, agita la bandiera con il vessillo della Città (lo scudo crociato), ed emette un fiero ruggito. Così per tre volte. Il leone è alto 4 metri sino alla corona e 6 metri se si comprende l’asta della bandiera.
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6. Il Gallo
Subito dopo è la volta del Gallo. Solleva la testa, batte le ali ed emette il suo canto, forte ed arrabbiato, quasi a dare la “sveglia” a questa Città intorpidita e sonnolente!
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7. La Chiesa di Montalto
Si ha quindi la rievocazione di un altro episodio della storia di Messina: la fondazione del Tempio di Montalto, che sorge sul colle della Caperrina, a sinistra in alto, rispetto la piazza del Duomo. Una colomba appare sulla terza finestra, nella quale non si vede che una rocca, e compie un giro, volando in alto. Subito dopo come per incanto dalla roccia ecco emergere la Chiesa di Montalto. Vuole infatti la tradizione che sia stata una colomba inviata dalla Madonna, a indicare il luogo e a tracciare, nel lontano giugno 1294, il perimetro dove doveva sorgere la Chiesa. Questa venne dedicata alla Madonna delle Vittorie, a ricordo della protezione che Ella aveva accordata alla Città in occasione della guerra del Vespro, quando in sembianza di Bianca Signora, era stata vista sugli spalti incoraggiare i Messinesi e ritorcere sugli Angioini gli strali da essi scagliati.
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8. Le scene bibliche
Dopo che la Chiesa votiva ha compiuto il suo movimento, prende il via una delle quattro scene bibliche:
- Da Natale all’Epifania: l’adorazione dei pastori, dinanzi alla grebbia, dove sono Maria, Giuseppe e il Bambinello sfilano i pastori inchinandosi devotamente.
- Dall’Epifania a Pasqua: L’adorazione dei Magi, preceduti dalla stella passano i Re Magi, ciascuno seguito dal suo valletto, e adorano il Bambinello, che è sulle braccia della Madonna.
- Dalla Pasqua alla Pentecoste: La resurrezione di Gesù, due soldati custodiscono il sepolcro, dal quale mentre guardano sgomenti, si solleva Gesù.
- Dalla Pentecoste a Natale: la discesa dello Spirito Santo, i dodici Apostoli sono nel cenacolo intorno alla Madonna. Lo Spirito Santo, in forma di colomba vola in alto e tante fiammelle appaiono sul loro capo, mentre essi levano in alto le braccia.
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9. La Madonna della Sacra Lettera
L’ultimo e più grandioso episodio si svolge poco dopo le 12:10 ed è quello che rievoca la tradizione della Madonna della Sacra Lettera.
Secondo la tradizione il Cristianesimo fu portato a Messina dall’apostolo Paolo. Entusiasmati dalla sua ardente parola i primi Messinesi inviarono a Gerusalemme un’Ambasceria per rendere omaggio alla Madre di Gesù, ancora vivente. La Vergine ne rimase commossa e consegnò agli ambasciatori una lettera, destinata a tutti i Messinesi, nella quale prometteva la sua perenne protezione e benediceva la Città. Nell’orologio gli ambasciatori sono sei, per primo appare un angelo, il quale consegna alla Madonna la pergamena con il testo della Sacra Lettera, segue San Paolo che presenta alla Madonna gli ambasciatori, questi avanzano uno dietro l’altro e ciascuno giunto innanzi alla Madonna si volge verso di lei, facendone un profondo inchino e ricevendone la benedizione. L’ultimo prende con se la Lettera che porta con se. La scena si chiude con la benedizione della Madonna a tutti gli spettatori della piazza.
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10. Il calendario perpetuo
E’ costituito da un disco del diametro di m. 3,50 su cui sono segnati i mesi, i giorni, gli anni e le feste mobili. Una figura marmorea di angelo segna con una freccia il giorno.
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11. Il Planetario
Il quadrante superiore raffigura il nostro sistema solare. Al centro il sole, e attorno, collocati a distanza proporzionale alla reale distanza dei pianeti nove sfere che ruotano intorno ad esso.
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12. La luna
Al di sopra del planetario, tra le due finestre, è collocato un globo di m. 1,30 di diametro, raffigurante la luna. Un emisfero è indorato, mentre l’altro nero per raffigurare l’uno la parte visibile dalla terra nelle varie fasi lunari, e l’altro la parte invisibile.
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