Nei periodi estivi ,visitando i Borghi collinari vi sarà capitato guardare i grappoli di pomodori appesi. Dalle nostre parti (Messina e dintorni) si chiamano i “pummadoru a scocca”, un tipo di pomodoro che cresce in un terreno argilloso con pochissima acqua. Una tecnica di coltivazione che conferisce un sapore dolcissimo , inoltre viene conservato all’aperto legando i grappoli tra di loro con uno spago. Vengono appesi nei muri, nelle travi di legno in locali ben ventilati come i “catoi”. Il suo nome sembra ispirato ai salotti intellettuali messinesi risalenti al primo dopoguerra con l’Accademia della scocca, dove la buona cucina accompagnava gli incontri culturali. Uno dei piatti tipici dove trova il suo impiego è il pescestocco a ghiotta alla messinese, spaghetti alla carrettiera, focaccia alla messinese e tanti altri piatti che rendono la sua prestigiosa presenza un unicum perfetto.
Foto di Oleg M. Pexels